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La capra Canta
Come diventare diventare “grandi” illustrando un testo pensato per i ragazzi? Lavorando sulle poesie di Giusi Quarenghi.
Queste poesie sono state ostiche e anche un po “ostriche”, fuori dure e impenetrabili però poi, con il coltello cercando di non tagliarmi, le ho aperte ed è uscito un gioiello. Il mio gioiello.
Il gioiello di essermi reso conto (poi) di aver fatto un buon lavoro e di essere cresciuto attraversando le sue parole.
Giusi mi ha scritto cosi.
“ Ogni pagina è più grande dei suoi centimetri, si allarga come uno zoom; a volte esplode, a volte sprofonda, sempre ti porta con sé, I colori sono scorte e fulmini di luce e buio che il soggetto sia paesaggio o creatura, questa diventa paesaggio e quello ha fisionomie da vivo. Gli animali sono energia e danza, e se paiono voler fare gli aggressivi hanno qualcosa che dice che è per gioco. Non c’è ombra di didascalia e di descrizione, il disegno riesce a far muovere il testo, non lo lascia com’è e non gli sta addosso. Alla fine, ero sciolta come una bustina di effervescente che ha trovato un bicchiere d’acqua, come un golf liberato dall’ infeltrimento contenta e graziata da un mondo tanto bislacco e strampalato da meritarsi tutta la mia fiducia “
ringrazio soprattutto Giovanna Zoboli e Paolo Canton per la loro tenacia, per aver atteso pazientemente le mie incertezze e i miei momenti di “pausa”.
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